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Voglio parlarvi di questa Valle sperduta, in cui vivo e lavoro, perché è

il luogo che mi offre ogni giorno emozione ed ispirazione col suo fascino

selvaggio e indomato. Amo questa valle remota e le parole della poesia

di Byron "vi è un incanto nei boschi senza sentiero" e ancora

"non amo meno l'uomo ma la natura di più" mi risuona con forza

quando la percorro.

La valle dei campassi è' una delle valli minori della Val Borbera,

abbandonata, remota e selvaggia è la più affascinante fra questi luoghi. 

Una fra le più isolate fra le molte località che fanno parte del comune di

Carrega Ligure, è sempre stata legata da legami storici, linguistici e culturali con la confinante

Liguria fino all'abbandono definitivo delle frazioni a causa del loro isolamento geografico.

Il torrente che la percorre, il rio dei campassi, offre scorci ricchi di fascino e lungo il suo corso rimangono, pur se dimenticati, i resti di antichi mulini a testimonianza della vita che, oggi insospettata, animava la valle fino agli anni '60.

Molte sono le testimonianze dell'attività che ferveva nei borghi di pietra: il territorio, ora ricoperto da boschi, mostra ancora i segni dei terrazzamenti ricavati con fatica per le coltivazioni, nelle case ancora si conservano piccoli e grandi strumenti antichi come i pestelli di legno o le macchine per sbucciare le castagne, i bachi da fen - bastoni da fieno - che si usavano per legare il fieno essiccato, o i basti e le finiture dei muli che aiutavano nelle fatiche quotidiane o i ferri che d'inverno assicuravano ai bovini la presa sul terreno dei sentieri gelati, le forme in legno del calzolaio o ancora la forgia e gli altri strumenti del fabbro. 

La testa della valle, ombrosa e silenziosa, osserva il visitatore con solennità, i boschi di faggio e di castagno frullano allo stormire del vento, il mormorio del torrente e il canto degli uccelli fanno da contrappunto ad un silenzio che silenzioso non è ma quieto e sommesso eco del parlare di genti passate e andate, per non tornare più.

Questa valle, caratterizzata da sentieri-non sentieri, scoscesi e incustoditi, accompagna chi la visita in un viaggio interiore fatto di sfida, di prove d'amore, se ami e comprendi la sua natura nuda e cruda potrai percorrerla in serenità.

In questa valle ho voluto aprire il mio studio per offrire uno spazio vitale al mio lavoro artistico e per condividerne la bellezza selvaggia con chi desidera percorrere con me, attraverso l'arte, i sentieri interiori inesplorati o dimenticati.

valle dei campassi

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